Corso per Bambini

Ogni mercoledì e venerdì teniamo una breve lezione per i bambini (fino ai 14 anni) dalle 18.30 alle 19.00. Il corso è basato sul libro “Il Gioco Degli Scacchi” di Messa e Mearini. Le lezioni sono a ciclo continuo, quindi ci si può inserire in qualsiasi momento.

Corso per Adulti ed Adolescenti

Una volta l'anno teniamo il corso per adulti ed adolescenti (dopo i 14 anni). Le 15 lezioni sono basate sul libro “Logical Chess Move by Move” di Iring Chernev. Si tratta di un testo elementare, quindi il corso è adatto ad un vasto pubblico.

 
 
 
 

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Magnus Carlsen

Tre Nutrimenti per la Mente

1 - Pratica

Negli scacchi la pratica precede la teoria, sia storicamente che naturalmente. Non si possono dare consigli a persone che non hanno mai giocato; non comprenderebbero nulla. Non ha senso parlare di tattica o strategia a chi dimentica la propria regina in presa, cioè ad un principiante. Bisogna aspettare che egli riesca a vedere la mosse al volo, cosa che si raggiunge col tempo. In questa fase iniziale l'unica cosa che conta è giocare il maggior numero di partite possibili nel minor tempo possibile. Quindi, un principiante è meglio che giochi velocemente, senza pensare. Solo dopo aver allenato gli occhi si potrà allenare il cervello, si dovrà quindi iniziare a ragionare prima di ogni mossa.

Per molti giocatori la pratica rappresenta l'unico pilastro su cui basare la propria crescita scacchistica. E' importante, però, scegliere avversari leggermente più forti di se stessi. Con tanta pratica, senza studio e senza lezioni, è possibile diventare dei bravi giocatori.

2 - Studio

Lo studio più importante è quello delle proprie partite, specie quelle perse, per poter individuare i propri punti deboli ed eliminarli. L'aiuto di un esperto è in questo caso fondamentale.

Da soli si possono studiare le partite dei grandi maestri, abbondantemente commentate, che si trovano su numerosi libri e riviste. I libri insegnano le tecniche migliori per attaccare, difendersi e giocare i finali, perchè raccolgono il frutto di secoli di studio. L'assimilazione di questi concetti richiede una continua ripetizione. Quindi è meglio studiare bene un unico libro che leggerne dieci. Questo discorso non vale per i tanti che trovano la lettura dei libri di scacchi gratificante in se stessa, non finalizzata al miglioramento del proprio gioco.

Lo studio è utile anche per allenarsi nel calcolo, senza la pressione della partita in corso.

3 - Lezioni

Possiamo paragonare la pratica ad una bistecca, lo studio al contorno e le lezioni al condimento. L'ideale è combinare le tre cose assieme. Si può mangiare la bistecca senza nulla od il contorno senza nulla, anche se quest'ultimo sazia di meno. Il condimento, invece, da solo è immangiabile! Anche le lezioni, da sole, non servono a nulla.

Il problema che affligge le persone dotate di una normale intelligenza è che la memoria le tradisce. Seguono un corso e dopo una settimana hanno dimenticato tutto, a meno che non si siano messe a studiare. Quindi, se non trovate il tempo e la voglia per studiare, a che serve seguire un corso?

Come nella musica ed in altri campi, se un ragazzo ha talento, potrà migliorare celermente affidandosi ad un bravo istruttore. Le lezioni individuali sono più indicate di quelle di gruppo. Grazie ad internet, è oggi possibile prendere lezioni a distanza.

gens una sumus

L’associazione, che è basata sui principi solidaristici e di aggregazione sociale e non ha scopi di lucro, si propone di offrire agli associati quanto necessario alle loro esigenze sportive, ricreative e culturali nel campo del gioco degli scacchi.

26 aprile 2014