I corsi di scacchi sono utili per un giocatore con esperienza di circolo e determinato a migliorarsi, ma non sono l'unico modo per progredire e soprattutto sono la maniera meno indicata per avvicinarsi al gioco.
Un adulto dovrebbe apprendere le regole da solo, così si abitua a tirarsi fuori dai pasticci senza l'aiuto di nessuno, perchè il gioco degli scacchi consiste essenzialmente in questo.
Per insegnare le regole ad un bambino sono sufficienti 30 minuti, altro che corsi! Uno dei motivi della popolarità degli scacchi risiede proprio nella semplicità delle regole. Se trovate difficile ricordarle, è un problema che potete e dovete risolvere da soli con un pizzico di pazienza e di forza di volontà.
Se l'idea del corso vi alletta perchè preferite aggirare le difficoltà, siete sulla strada sbagliata. Per vincere, negli scacchi, bisogna affrontare le difficoltà e far lavorare il proprio cervello.
La semplice frequentazione di un circolo è più proficua, perchè riceverete consigli personalizzati e facili da memorizzare. Il massimo dei risultati lo otterrete combinando assieme vita di circolo, studio personale e corso.
Ogni mercoledì e venerdì teniamo una breve lezione per i bambini (fino ai 14 anni) dalle 18.30 alle 19.00. Il corso è basato sul libro “Il Gioco Degli Scacchi” di Messa e Mearini. Le lezioni sono a ciclo continuo, quindi ci si può inserire in qualsiasi momento.
Una volta l'anno teniamo il corso per adulti ed adolescenti (dopo i 14 anni). Le 15 lezioni sono basate sul libro “Logical Chess Move by Move” di Iring Chernev. Si tratta di un testo elementare, quindi il corso è adatto ad un vasto pubblico.
Negli scacchi la pratica precede la teoria, sia storicamente che naturalmente. Non si possono dare consigli a persone che non hanno mai giocato; non comprenderebbero nulla. Non ha senso parlare di tattica o strategia a chi dimentica la propria regina in presa, cioè ad un principiante. Bisogna aspettare che egli riesca a vedere la mosse al volo, cosa che si raggiunge col tempo. In questa fase iniziale l'unica cosa che conta è giocare il maggior numero di partite possibili nel minor tempo possibile. Quindi, un principiante è meglio che giochi velocemente, senza pensare. Solo dopo aver allenato gli occhi si potrà allenare il cervello, si dovrà quindi iniziare a ragionare prima di ogni mossa.
Per molti giocatori la pratica rappresenta l'unico pilastro su cui basare la propria crescita scacchistica. E' importante, però, scegliere avversari leggermente più forti di se stessi. Con tanta pratica, senza studio e senza lezioni, è possibile diventare dei bravi giocatori.
Lo studio più importante è quello delle proprie partite, specie quelle perse, per poter individuare i propri punti deboli ed eliminarli. L'aiuto di un esperto è in questo caso fondamentale.
Da soli si possono studiare le partite dei grandi maestri, abbondantemente commentate, che si trovano su numerosi libri e riviste. I libri insegnano le tecniche migliori per attaccare, difendersi e giocare i finali, perchè raccolgono il frutto di secoli di studio. L'assimilazione di questi concetti richiede una continua ripetizione. Quindi è meglio studiare bene un unico libro che leggerne dieci. Questo discorso non vale per i tanti che trovano la lettura dei libri di scacchi gratificante in se stessa, non finalizzata al miglioramento del proprio gioco.
Lo studio è utile anche per allenarsi nel calcolo, senza la pressione della partita in corso.
Possiamo paragonare la pratica ad una bistecca, lo studio al contorno e le lezioni al condimento. L'ideale è combinare le tre cose assieme. Si può mangiare la bistecca senza nulla od il contorno senza nulla, anche se quest'ultimo sazia di meno. Il condimento, invece, da solo è immangiabile! Anche le lezioni, da sole, non servono a nulla.
Il problema che affligge le persone dotate di una normale intelligenza è che la memoria le tradisce. Seguono un corso e dopo una settimana hanno dimenticato tutto, a meno che non si siano messe a studiare. Quindi, se non trovate il tempo e la voglia per studiare, a che serve seguire un corso?
Come nella musica ed in altri campi, se un ragazzo ha talento, potrà migliorare celermente affidandosi ad un bravo istruttore. Le lezioni individuali sono più indicate di quelle di gruppo. Grazie ad internet, è oggi possibile prendere lezioni a distanza.
L’associazione, che è basata sui principi solidaristici e di aggregazione sociale e non ha scopi di lucro, si propone di offrire agli associati quanto necessario alle loro esigenze sportive, ricreative e culturali nel campo del gioco degli scacchi.